Nell’intervista rilasciata a La Repubblica il 7 febbraio 2025, Valentina Zaniolo, presidente di Penelope Lombardia, ha richiamato l’attenzione su un nodo cruciale nel fenomeno delle persone scomparse: la tempestività nella raccolta delle denunce.

«Con le forze dell’ordine c’è massima collaborazione – ha spiegato Zaniolo – ma vorremmo che accettassero subito le denunce». Un appello chiaro, che nasce da un aumento preoccupante degli allontanamenti volontari tra giovani e adolescenti, spesso legati a situazioni di disagio familiare, bullismo, pressione sociale e isolamento.

Ogni minuto perso può compromettere la possibilità di ritrovare una persona in sicurezza. Per questo Penelope insiste da anni su un principio fondamentale: non esistono tempi di attesa per denunciare una scomparsa. La legge lo consente, ma nella pratica, ancora troppo spesso, le famiglie si scontrano con esitazioni, sottovalutazioni o inviti ad “aspettare 24/48 ore”.

L’associazione continua a lavorare perché questo approccio cambi. Dietro una scomparsa può esserci una richiesta d’aiuto. E ogni richiesta d’aiuto merita una risposta immediata.

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Si ringraziano Lucia Landoni e la Repubblica per questo articolo.

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